Supporto all'Homeschooling
Cosa significava essere analfabeti? Crescere nel pregiudizio che la propria situazione sociale non si potesse migliorare. Significava credere ciecamente alle imposizioni della società e dei poteri forti, perché non si conosceva che il proprio ambiente e non c'era sviluppo della capacità di ragionamento. In poche parole, se non pensi sei un servo ubbidiente.
Persone come Don Milani si sono battute affinché tutti i figli dei proletari e degli operai potessero studiare per esprimere se stessi e trovare un lavoro che li appassionava.
Il ruolo dello Stato è stato quello di fornire i mezzi a chi non aveva le possibilità economiche, attraverso l'istituzione della scuola pubblica. Ma la responsabilità dell'educazione e dell'istruzione dei figli, così come sancito dalla Costituzione italiana, è dei genitori. Ecco perché negli ultimi anni ci sono sempre più casi di famiglie che decidono di riprendersi la propria responsabilità, senza delegare allo Stato e di istruire i bambini a casa, scelta lecita e consapevole, che non vuole essere una dichiarazione di guerra alla scuola pubblica, ma solo una scelta educativa diversa.
Come è cambiata la scuola oggi? E' sicuramente un organismo ampio e molto complesso, dove lo spazio per il gioco e il tempo per la relazione sono stati ridotti a favore degli apprendimenti. Ma ognuno di questi aspetti è importante; curare solo gli apprendimenti non significa necessariamente imparare a ragionare e nemmeno imparare a relazionarsi con gli altri.
Le relazioni sono le gambe con cui camminiamo e gli apprendimenti, il fare anche a livello pratico, sono le braccia e le mani attraverso cui diamo corpo alla nostra creatività.
Noi mettiamo le nostre competenze a disposizione delle famiglie che scelgono di fare homeschooling, ma desiderano un supporto esterno da un'insegnante qualificato. Offriamo ambienti adeguati e stimolanti, piccole classi in cui vengono rispettati i tempi di apprendimento dei bambini o ragazzi, in modo che anche il bambino con difficoltà di apprendimento non si senta escluso o diverso.
Il programma è personalizzato e concordato inseme alla famiglia, in base alla scuola in cui il bambino darà l'esame di idoneità per la classe successiva o l'esame di Stato finale.
Offriamo supporto nel percorso dell'educazione parentale dalle elementari alle medie (istruzione primaria e secondaria di primo grado), sostenendo i genitori nelle pratiche richieste dallo Stato, ma soprattutto offrendo ascolto e tecniche per migliorare l'approccio pedagogico e relazionale.
Il decreto legislativo numero 62 del 13 aprile 2017, che all’articolo 23 parla espressamente di scuole parentali dice:
«Istruzione parentale – In caso di istruzione parentale, i genitori dell’alunna o dell’alunno, della studentessa o dello studente, ovvero coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Tali alunni o studenti sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione».
Ogni famigilia può scegliere quindi una scuola pubblica, magari del proprio comprensorio o paritaria, come sede degli esami di idoneità.